Il 7 maggio 1992, il plurimedagliato campione di sci Alberto Tomba fu gradito ospite dell’allora Museo dello scarpone e della calzatura sportiva, ora Museo della Fondazione Sportsystem.

Uno degli sciatori alpini più celebri della storia dello sport italiano, vanta una carriera che copre l’ultima parte del XX secolo, durante il quale ha lasciato un segno indelebile nel mondo dello sci alpino. Conosciuto per il suo talento straordinario e la sua personalità vivace, Tomba è diventato un'icona dello sport non solo in Italia ma anche a livello internazionale. Nell’arco della sua carriera Alberto Tomba ha conquistato cinque medaglie olimpiche, di cui tre d'oro e 50 vittorie in Coppa del Mondo.

La stagione 1991-92 ha visto Tomba tornare a competere in Coppa del Mondo dopo un infortunio nella stagione precedente, ottenendo nove vittorie, quattro secondi posti e due terzi posti. Questi risultati gli permisero di vincere la terza Coppa del Mondo di slalom gigante della sua carriera e la seconda di slalom speciale. La Coppa del Mondo genarle venne invece vinta dallo svizzero Paul Accola.

Il 1992 fu anche l’anno della XVI edizione dei Giochi Olimpici Invernali tenutisi ad Albertville (Francia) dal 9 al 22 febbraio. In quest’occasione Tomba fu il portabandiera della nazionale italiana e conquistò la medaglia d’oro nello slalom gigante, oltre all’argento nello slalom speciale dopo una rimonta di quattro posizioni nella seconda manche.

In occasione della sua visita Tomba ha autografato e donato al museo gli scarponi da sci utilizzati in quella stagione: il modello X9 prodotto dall’azienda Lange (ora gruppo Rossignol). Si tratta di uno degli scarponi da gara più utilizzato dagli sciatori professionisti a cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta, portati oltre che da Tomba, fra gli altri, anche da Debora Compagnoni (ITA), Franco Colturi (ITA) e Marc Girardelli (LUX).

Si tratta di un modello in cui grande importanza viene data alla forma dello scafo che risponde alle specifiche esigenze anatomiche del piede: è composto da due parti che si sovrappongono all’altezza della caviglia e permettono di chiudere lo scafo in maniera variabile e in base dalla volumetria dell’arto. Inoltre, può calzare tre diverse tipologie di scarpetta interna per migliorare la performance e il fit: Superflo, Superfit 1 e Superfit 2. Questo scarpone inoltre è stato prodotto in due diversi gradi di rigidità: stiff ed extra-stiff per gli sciatori più competenti.

Vista 360° dello scarpone da sci, 1988

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