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L’oggetto più antico in collezione: lo stivale da postiglione
Gli stivali utilizzati dai postiglioni (guidatore dei cavalli e, per estensione, delle antiche carrozze di posta e diligenze) erano calzature pratiche, resistenti e dalle caratteristiche simili in tutt’Europa a partire dal XVII secolo.
Gli stivali utilizzati dai postiglioni (guidatore dei cavalli e, per estensione, delle antiche carrozze di posta e diligenze) erano calzature pratiche, resistenti e dalle caratteristiche simili in tutt’Europa a partire dal XVII secolo. Erano calzature pensate per proteggere le gambe dagli incidenti e, allo stesso tempo, per fare in modo che i conducenti mantenessero la tipica posizione "a cassetta". Spesso all'altezza del ginocchio, nella parte anteriore, era presente un'imbottitura e venivano applicati degli speroni metallici sul retro. Il postiglione, infatti, nella maggior parte dei casi non era seduto sulla vettura da condurre ma principalmente su cavallo sinistro della pariglia e, se necessario, doveva muoversi dagli animali alla vettura e viceversa. Tale spostamento avveniva in corsa ed era estremamente pericoloso. Oltre alle cadute, i principali pericoli per il postiglione arrivavano dallo schiacciamento delle gambe fra i cavalli in corsa; gli stivali con la loro rigida struttura protettiva erano quindi fondamentali.
Lo stivale esposto all’interno del museo della Fondazione Sportsystem è con ogni probabilità l’oggetto più antico dell’intera collezione, risalendo verosimilmente al XVIII secolo. Si tratta di uno stivale destro di notevoli dimensioni, realizzato completamente in pelle, caratterizzato dalla tipica inclinazione delle calzature da postiglione e da un’imbottitura in crine di cavallo sulla parte superiore del collare. Alla stessa altezza, esternamente presenta delle decorazioni cucite che probabilmente indicano l’appartenenza del postiglione che lo portava ad una specifica realtà (famiglia, gilda o altro). Sempre a scopo decorativo è presente sul lato esterno una cucitura che sembra imitare una fibbia. Interessante notare che queste decorazioni siano presenti direttamente sulla tomaia mentre, nella maggior parte dei casi, lo stivale ne risulta liscio e la decorazione invece su una sorta di ghetta che veniva aggiunta. Sulla parte posteriore, poco sopra la suola è visibile il foro in cui veniva posizionato lo sperone.
In Pictures from Italy, narrazione del proprio viaggio in Italia pubblicato nel 1846, Charles Dickens descrive così gli stivali del postiglione:
“Gli enormi stivali di cuoio indossati da questi postiglioni sono talvolta vecchi di un secolo o due e così ridicolmente sproporzionati rispetto al piede del portatore che lo sperone, posizionato dove dovrebbe trovarsi il tallone, si trova di solito a metà della gamba dello stivale. L'uomo spesso esce dal cortile della stalla con la frusta in mano e le scarpe ai piedi, portando con entrambe le mani uno stivale alla volta, che posa a terra accanto al suo cavallo con grande solennità, finché tutto non è pronto.”
Riferimenti
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