Istituito nel 1954, il Premio Compasso d'Oro ADI è il più antico, ma soprattutto il più autorevole, premio mondiale di design.
Nato da un'idea di Gio Ponti, fu per anni organizzato dai grandi magazzini la Rinascente di Milano con il nome di “La Rinascente Compasso d’oro”, allo scopo di mettere in evidenza il valore e la qualità dei prodotti del design italiano. Successivamente esso fu donato all’ADI (Associazione per il Disegno Industriale) che dal 1958 ne cura l’organizzazione, vigilando sulla sua imparzialità e sulla sua integrità.
Il premio Compasso d'Oro oggi viene assegnato sulla base di una preselezione effettuata dall'Osservatorio permanente del Design dell’ADI, una commissione di esperti, designer, critici, storici, giornalisti specializzati, soci dell'ADI o esterni a essa, che raccolgono informazioni e selezionano i prodotti ritenuti maggiormente meritevoli.
Il calzaturificio fondato da Giuseppe Garbuio nel 1897 con il nome di “Fabbrica scarpe Montello” ed ora conosciuta più semplicemente con il nome Dolomite, è l’unica realtà dello sportsystem ad aver ricevuto due premi “Compasso d’oro” a distanza di dieci anni. Nonostante la molteplicità di prodotti presenti a catalogo dell’azienda, entrambe i riconoscimenti sono stati ricevuti per il prodotto scarpone da sci.
Il primo, nel 1957, attribuito al modello “Dolomiti” dalla giuria composta da Aldo Borletti, Cesare Brustio, Franco Albini, Pier Giacomo Castiglioni, Ignazio Gardella va allo scarpone da sci modello “Dolomiti” per la seguente motivazione:
Allo scarpone Dolomiti viene attribuito il premio La Rinascente Compasso d'oro per la soluzione sintetica delle caratteristiche funzionali in una forma composta di elementi di assoluta semplicità. Le cuciture interne, l'impermeabilità, la relativa leggerezza, la perfetta calzabilità, giusti limiti nella libertà dei movimenti, si collegano tutti nella più concreta unità degli aspetti formali; si che si può parlare in questo caso di un punto di massima nella tradizione dell'abbigliamento sportivo.
In quell’edizione, la IV, la giuria ricevette ed analizzò 1200 prodotti presentati dall’industria e dall’artigianato italiani. I criteri di selezione sono stati, come per gli anni precedenti, tesi a conferire la segnalazione d’onore e in seconda selezione il “Compasso d’oro” a quei prodotti ritenuti, a norma del bando, “espressione unitaria delle loro caratteristiche tecniche, funzionali ed estetiche”. Oltre agli scarponi da sci prodotti dal calzaturificio Dolomite, ricevettero il medesimo riconoscimento anche i contenitori in plastica prodotti dall’azienda Kartell, i vasi di vetro colorato “Variante” di Vinicio Vianello, la macchina per cucire “Mirella” di Necchi e il tessuto “Alta marea” prodotto da Jsa.
A distanza di un decennio, nel 1967, la giuria, in quest’occasione composta da Aldo Bassetti, Felice Dessì, Gillo Dorfles, Tomàs Maldonado, Edoardo Vittoria in qualità di membri dell’ADI selezionò lo scarpone da sci “4S” con la seguente motivazione:
La Commissione ravvisa in questo prodotto una interessante soluzione del sistema di chiusura a fibbia, perfezionato con l'inserimento di un dispositivo a molla che permette una corretta elasticità della chiusura, e sottolinea inoltre l'alta qualità di lavorazione del prodotto e l'euritmia delle proporzioni.
Assieme al modello “4S” nel 1967 vennero premiati anche:
- la macchina utensile Auctor multiplex MUT/40° prodotta da Olivetti;
- la lampada da tavolo “Eclisse” dello Studio Artemide;
- l’apparecchio telefonico “Grillo” prodotto dalla Società italiana Telecomunicazione Siemens S.p.A.;
- l’apparecchio ricevente fino a sei canali per impianti di traduzione simultanea via radio per la “Phoebus Alter” S.p.A.;
- la lampada “Spider” prodotta da O-Luce;
- il capanno turistico “Guscio” prodotto da I.C.S.;
- la lavabiancheria superautomatica Rex Mod.P5 delle Industrie A. Zanussi S.p.A.;
- l’ingranditore e riproduttore fotografico Durst A 600 prodotto da Durst S.p.A.;
- la ruota in lega leggera prodotta per F.I.A.T.
Altre calzature legate al mondo dello sportsystem hanno ricevuto nel corso degli anni il medesimo riconoscimento: nel 1987 la scarpa da alpinismo AFS 101 prodotta dall’azienda Asolo, lo scarpone da sci Masterlite dell’azienda Garmont nel 2014, la scarpa Furoshiki the wrapping sole prodotta da Vibram nel 2018, la scarpa da sicurezza Glove Eco per Diadora Utility nel 2024.
Fondazione Sportsystem non possiede il modello “Dolomiti” mentre, nel proprio archivio brevetti, ha copia del brevetto per lo stesso modello rilasciato in data 10 luglio 1958 e depositato presso l’ufficio di Genova nel novembre del precedente anno. Il titolo del modello brevettato è “Scarpa da sci, a doppia tomaia e suola piatta con soprasuola di gomma a superficie non liscia”. Pur non essendo il nome “Dolomiti” presente nel brevetto, è evidente dalla documentazione fotografica allegata che si tratta del medesimo modello vincitore del premio “compasso d’oro”.
Per quanto riguarda il “4S”, presso l’archivio prodotti è presente un esemplare destro, in versione scamosciata, verosimilmente dello stesso modello. All’interno dell’archivio cataloghi è inoltre disponibile il “catalogo ufficiale della produzione presentato al 9° MIAS (n.d.r. Mercato Italiano dell’Articolo Sportivo) – Milano 15-18 marzo 1969” in cui è presente una pagina dedicata al sistema di chiusura citato nella motivazione di conseguimento del riconoscimento, una pagina di approfondimento relativamente al conseguimento dei due riconoscimenti e all’uso del logo “Compasso d’oro” all’interno del catalogo stesso, nonché la promozione del modello “4S” anche in versione Lady. Inoltre, presso la biblioteca specialistica della fondazione, all’interno della rivista di settore Sciare, del gennaio 1968, è visionabile a pagina 67 l’articolo relativo alla consegna del premio a Gianni Munari, titolare del calzaturificio dalle mani del Ministro del Bilancio e della Programmazione Giovanni Pieraccini.
Riferimenti